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sabato 23 agosto 2014

CICLOVIAGGI 2015: QUALCHE IDEA?

Ciao, non è ancora finita la contabilità dei viaggi 2014 che già qualcuno mi chiede che cosa farò da grande (nel 2015).
La cosa non solo non mi infastidisce ma mi carica e sprona a ricercare nuove idee e proposte; nell'enormità di pubblicazioni che si trovano non è sempre facile districarsi, considerando poi che  la realizzazione del viaggio deve tener conto dei ritmi di un gruppo più o meno numeroso.
Colgo quindi l'occasione di questo nuovo blog per chiedere aiuto a voi, potenziali fruitori delle nostre proposte, per individuare una meta per il prossimo anno.
Magari avete avuto occasione di passare da qualche posto, o avete parlato con qualche vostro amico di un viaggio che lui ha fatto ... Insomma, tutto quello che vi viene in mente io non solo lo tengo in considerazione ma lo pubblico qui, così magari si apre una discussione e costruiamo la cosa assieme.
Attendo vostri scritti, ciao da Giuseppe

venerdì 22 agosto 2014

CAMARGUE-PROVENZA 2/11 AGOSTO 2014


Visitare la ‘terra desolata’ della Camargue è un obiettivo per molti, realizzarlo in bicicletta in agosto diventa un’avventura, da raccontare e ricordare!
Guidati dal mitico Giuseppe Del Piero, un gruppo di cicloturisti pordenonesi  partiva alla volta di Marsiglia e, dopo averla visitata, affrontava le prime alture che separano la città dal cosiddetto ‘Etang de Berre’, una laguna salmastra dove il mistral cominciava a soffiare e mitigava la calura soprattutto nei momenti di pausa pranzo!
Dopo le laute colazioni in hotel, anziché accontentarci di un rapido e leggero snack, gustavamo ogni giorno ghiotti panini ai salumi vari, formaggi, pomodori e cetriolini accompagnati da buon vino di provenienza italiana e dolci di produzione  domestica. Il piatto forte restava la macedonia di frutta fresca preparata di volta in volta grazie alla collaborazione delle varie donne del gruppo.
Il vero impatto con la ‘vera’ Camargue’ sarebbe avvenuto il martedì e mercoledì quando, dopo aver attraversato uno dei due rami del Rodano, ci si ritrovava a pedalare lungo le cosiddette ‘dighe’ all'interno dell'Etang de Vaccares, strisce di terra con paludi salmastre a destra e a manca che solo i più abili e veloci potevano avere l’ardire di fotografare, visto il continuo pericolo rappresentato dal terreno pieno di sassi di varie dimensioni e più o meno acuminati e dal vento che ci sferzava e ci sfidava a rimanere in sella!
I tratti di sabbia ci costringevano a scendere e a spingere i nostri ‘velo’ sudando e sbuffando…
Qualcuno ha anche fotografato la propria bici saldamente ancorata nella sabbia e insensibile a qualunque spostamento se non fortemente deciso!
La fauna, costituita da volatili vari, torelli in libertà e fenicotteri bianco-rosa, si poteva ammirare qua e là, graziati per fortuna dall’assenza di zanzare.
A ripagarci delle fatiche delle giornate in sella, si presentava, tra gli altri, l’hotel ‘La tramontane’ in tipico stile provenzale con cucina raffinata, stanze e sale con bellissimi mobili e piscina per gli stanchi ospiti oltre che il cortese benvenuto della gentile Beatrice!
Insieme alla natura, il viaggio ci ha offerto e fatto apprezzare vera cultura con la visita delle città di Marsiglia e poi Arles ed Avignone, sempre accompagnati da guide competenti e coinvolgenti!
Speciale menzione merita la visita del graziosissimo paesino di LesBaux con la vicina cava dismessa e adibita a ‘cattedrale di luci e suoni’ dove poterci riempire gli occhi di bellezza artistica e al contempo farci accarezzare le orecchie da sublimi melodie in sottofondo.
L’arrivo ad Avignone ha visto l’abbraccio del capogruppo a tutti i partecipanti che, nonostante il caldo e la fatica, ancora una volta ce l’hanno fatta  e hanno saputo resistere alle difficoltà, ma anche gioire della compagnia, del bel tempo e degli splendidi paesaggi!
Un altro successo, dunque, per il quale ringraziare, oltre che i singoli partecipanti, il bravo capogruppo, i cui capillari organizzazione e contagioso buonumore fanno del viaggio in bici una grande opportunità di comunicare belle emozioni e sfidare continuamente se stessi (anche in barba all’età non più verde…). Alla fine, ciò che conta è lo spirito ‘evergreen’ che deriva da una esplosiva miscela di componenti ed ingredienti!

Tiziana Del Bianco